Domande frequenti
Cosa è il Peoples’ Forum for Climate Justice and Financial Regulation (Forum dei Popoli per la Giustizia Climatica e la regolamentazione finanziaria)?
Dal 22 al 25 giugno, attivisti.e indigeni.e e di prima linea dell'America Latina, dell'Africa e di altre parti del mondo che lottano contro i progetti di sfruttamento dei combustibili fossili stanno arrivando a Basilea, Svizzera. Uniscono le forze con un'ampia coalizione di gruppi no-profit e di campagne di base, per fermare gli investimenti nei combustibili fossili e far crescere una rete internazionale per decolonizzare e democratizzare il sistema finanziario globale.
Tutti.e sono invitati.e a partecipare ai workshop, alle discussioni strategiche e alle azioni di strada, per imparare gli uni.e dagli altri.e e creare connessioni, e per portare la protesta alle porte di chi stabilisce le regole globali.
Cosa ha da fare la regolamentazione finanziaria con la giustizia climatica?
L'espansione dei combustibili fossili è uno dei motori principali della crisi climatica e i suoi impatti devastanti si fanno sentire in tutto il mondo. Tuttavia, le banche e le società di assicurazione (soprattutto del Nord dell’America e dell’Europa) mettono milioni di Euro nei progetti di combustibili fossili. Questa è la continuazione di schemi coloniali dove società occidentali beneficiano dell’Africa, del Sud dell’America e dell’Asia, lasciando una traccia di distruzione per i popoli vivendo lì. La gente in prima linea di questi progetti è quella che conduce la lotta : dalle comunità di pescatori.torici in Perù e Senegal che lottano contro l'esplorazione petrolifera nelle acque da cui dipendono per il loro sostentamento, ai difensori dell'ambiente che rischiano la vita per proteggere l'Amazzonia. Le donne e le comunità indigene sono in prima linea nella resistenza contro l'invasione estrattiva delle loro terre.
Tutti questi progetti di estrazione devono smettere. Per ciò, gli attivisti.e di prima linea si uniscono con gli attivisti della giustizia climatica dell’Europa. I cani di guardia delle società di finanzia devono usare il loro potere per organizzare salvaguardie così che possano contenere le banche speculative prima che la crisi climatica diventasse fuori controllo.
Cosa vuol dire democratizzare e decolonizzare il sistema finanziario?
Il sistema finanziario globale che conosciamo è stato creato durante il periodo coloniale per sostenere l’estrazione delle ricchezze dalle colonie agli imperi. Ancora oggi, lo schema continua: le multinazionali estraggono ricchezza dai paesi ex colonizzati con il finanziamento di banche e compagnie assicurative che hanno sede soprattutto nel Nord del mondo. Inoltre, questi paesi ricchi hanno un potere sproporzionato nelle istituzioni che governano il sistema economico e finanziario globale, come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale (ma anche la Banca dei Regolamenti Internazionali)*. Questo ha permesso loro, ad esempio, di usare la loro posizione di potere come creditori per dettare la politica economica e abbassare i prezzi del lavoro e delle risorse nelle nazioni debitrici a loro vantaggio. Ogni anno, il Nord Globale sottrae al Sud del mondo beni per un valore di 2,2 trilioni di dollari, una cifra sufficiente a porre fine alla povertà estrema a livello globale, per quindici volte.**
Allo stesso tempo, con la crescente concentrazione del capitale, la privatizzazione in corso e l'aumento delle disuguaglianze, anche nei paesi più ricchi, il sistema finanziario attualmente non funziona nell'interesse della maggior parte delle persone. L'aumento dei prezzi del gas, che lascia molti.e in difficoltà, mentre le multinazionali dei combustibili fossili festeggiano profitti record, ne è solo un esempio. Inoltre, con la caduta del Credit Suisse, abbiamo visto ancora una volta che siamo noi a salvarli quando le scommesse dei banchieri.e falliscono.
Democratizzare e decolonizzare il sistema finanziario significa ridistribuire il potere e la ricchezza in modo più uguale e garantire che funzioni nell'interesse comune di tutti.e noi, dando priorità ai servizi pubblici universali. Ma decolonizzare e democratizzare il sistema finanziario significa anche porsi il problema di come imparare a vivere in armonia con il mondo vivente di cui facciamo parte. Questo significa abbracciare il vivere bene e abbandonare un modello economico che dipende dall'accaparramento del potere e dall'estrazione infinita di risorse e ricchezza.
*https://www.aljazeera.com/opinions/2020/11/26/it-is-time-to-decolonise-the-world-bank-and-the-imf **https://www.aljazeera.com/opinions/2021/5/6/rich-countries-drained-152tn-from-the-global-south-since-1960
Quanti attivisti.e indigeni.e e di prima linea verranno a Basilea? Chi sono?
A Basilea arriveranno più di 10 attivisti.e indigeni.e e di prima linea della Coalizione Globale dei Popoli di Fronte all'Estrattivismo. Questa è composta da rappresentanti.e dei movimenti di base e delle comunità indigene e di prima linea del Sud del mondo e dei territori occupati. Il suo scopo è quello di organizzare un fronte comune tra i collettivi del Sud e del Nord del mondo per fermare i flussi finanziari verso i megaprogetti fossili. La coalizione è stata avviata dopo la campagna One for One dello scorso novembre 2022.
La Coalizione Globale dei Popoli di Fronte all'Estrattivismo rappresenta diverse lotte locali:
- le popolazioni della Tanzania, dell'Uganda e della Repubblica Democratica del Congo che si oppongono alla costruzione dell'oleodotto dell'Africa Orientale guidato dalla società francese del petrolio e del gas TotalEnergies (Stop EACOP)
- i.le difensori.e della natura in Colombia, che rischiano la vita per opporsi allo sfruttamento del petrolio e del gas e alle operazioni minerarie delle multinazionali che agiscono nella più totale impunità e sono complici dei gruppi paramilitari
- le popolazioni del Senegal che lottano contro l'estrazione di petrolio e gas da parte di multinazionali come TotalEnergies che minacciano le comunità di agricoltori.torici e pescatori.torici
- le comunità indigene Nahuatl e Tenek in Messico che si organizzano contro la fratturazione del petrolio da parte di multinazionali europee come Eni, BP, Shell e Total nella regione di Huasteca Potosina, conosciuta per la sua eccezionale bellezza naturale
- le popolazioni del Perù che si oppongono all'estrazione di petrolio e gas al largo della costa e in Amazzonia, nonostante la dura repressione e gli assassinii di difensori dell'ambiente
- le comunità locali che si oppongono al fracking effettuato da multinazionali come Shell, Wintershall, Repsol, ExxonMobil e Chevron nella regione di Vaca Muerta, in Argentina, che priva la regione dell'acqua, lascia dietro di sé una traccia di città contaminate, deserte e impoverite e provoca un forte aumento di malattie come il cancro ai polmoni e la leucemia
Chi viene al Forum dei Popoli?
Gli.le abitanti.e di Basilea e i movimenti ambientali e sociali di tutta Europa sono caldamente invitati.e al Forum dei Popoli. Il Forum dei Popoli è soprattutto uno spazio per le diverse culture politiche da cui è nato: in primo luogo, le comunità e gli.le attivisti.e indigeni.e e di prima linea che hanno co-sviluppato questo evento attraverso la Coalizione Globale dei Popoli di fronte all'Estrattivismo ; in secondo luogo, i collettivi di base per il clima e la giustizia sociale che lottano per il pianeta, contro l'estrattivismo e contro la finanza fossile ; in terzo luogo, le diaspore antirazziste e le reti di solidarietà internazionale che rappresentano il Sud Globale all'interno del Nord Globale. E infine, ma non per questo meno importanti, gli.le esperti.e finanziari.e e le ONG che lavorano per cambiare completamente il sistema finanziario e per trovare il modo di fare pressione sugli.le attori.attrice pubblici.che affinché taglino i flussi finanziari fossili.
Cosa accadrà durante il Forum dei Popoli?
A Basilea vogliamo piantare i semi per far crescere una rete internazionale per decolonizzare e democratizzare il sistema finanziario globale, mettendo al centro le esperienze delle lotte delle comunità in prima linea e più colpite. Insieme, discuteremo non solo di come abbandonare i combustibili fossili, ma anche di come rivoluzionare i nostri sistemi energetici e finanziari in modo da permettere alle comunità di prosperare grazie a soluzioni locali decentralizzate, in cui la ricchezza e il potere rimangono alla gente.
Il programma prevede grandi tavole rotonde con attivisti.e e ricercatori.trici di fama e discussioni intime che coinvolgono tutti.e i.le partecipanti.e. Cerimonie e rituali creeranno una comunità. Laboratori per lo sviluppo delle capacità e tavole rotonde intersettoriali ci permetteranno di condividere le nostre esperienze. Passeggiate informative, proiezioni di film, momenti festosi di arte e musica e mostre mirano anche a toccare i cuori e le menti delle persone al di là dello spazio del Forum stesso. Sabato 24 giugno, riuniremo centinaia di persone per un corteo popolare che porterà la nostra protesta nelle strade di Basilea e direttamente alla massiccia torre della Banca dei Regolamenti Internazionali.
Perché Basilea e cos'è la Banca dei Regolamenti Internazionali?
A Basilea si decidono le regole per le banche e le istituzioni finanziarie. La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), il cane da guardia globale del sistema finanziario, ha sede a Basilea e tiene la sua assemblea generale annuale alla fine di giugno. La BRI opera al livello internazionale come banca delle banche. È il luogo in cui i governatori.torici e i supervisori delle banche centrali del mondo si incontrano per discutere della supervisione del sistema finanziario globale. Insieme stabiliscono nuovi standard e norme per il sistema finanziario a livello globale.
Se la BRI classificasse gli asset dei combustibili fossili come investimenti ad alto rischio, come ha fatto di recente per le criptovalute, bloccherebbe di fatto i nuovi investimenti nei combustibili fossili. Una semplice regola imporrebbe alle banche di coprire da sole le perdite delle loro speculazioni : Per ogni euro che le banche investono nei combustibili fossili, avrebbero bisogno di un euro di fondi propri per assumersi i rischi. Questo semplice "uno per uno" renderebbe gli investimenti in nuovi progetti di combustibili fossili una scommessa così costosa per le banche da porre fine immediatamente a nuovi finanziamenti fossili.
Chi organizza il Forum dei Popoli?
Il Forum dei Popoli è organizzato e sostenuto da una coalizione di attivisti.e indigeni.e e in prima linea venuti,e da tutta l'America Latina, dall'Africa e da altre parti del mondo, che lottano contro i progetti di sfruttamento dei combustibili fossili sul campo, chiamata Coalizione Globale dei Popoli che Affrontano l'Estrattivismo, insieme a gruppi di base e no-profit che si occupano di giustizia climatica e di campagne di difesa dei diritti in Svizzera e in Europa, tra cui BreakFree Suisse, Alleanza per il Clima Svizzera, Fridays for Future, Collective Climate Justice, Change Finance e The Sunrise Project.